A settembre anche per gli homeschooler inizia un nuovo “anno scolastico” e iniziano i primi incontri per confrontarsi tra ragazzi e genitori sui bisogni e gli obiettivi di ognuno.
La rete che si sta creando tra chi ha scelto l’educazione parentale è molto importante per organizzare attività da fare insieme che possano creare momenti di socialità e lavoro condiviso.
Quest’anno, viste le novità inerenti la gestione scolastica, il numero di famiglie che si sta avvicinando al mondo dell’educazione parentale sta aumentando notevolmente. Per questo, nel nostro gruppo “storico” abbiamo preferito creare due gruppi distinti per età.
Il primo appuntamento è stato per il gruppo dei bambini delle elementari, di cui fa parte la nostra Totta con i suoi 7 anni e mezzo. Io e Katia abbiamo facilitato l’incontro, inutile dire che a noi è sembrato quasi scontato utilizzare il cerchio.
La prima sorpresa è stata vedere bambini e genitori sedersi e creare spontaneamente un cerchio.
Siamo atterrati con un breve giro di presentazione esprimendo il nostro stato d’animo attraverso il “meteo dell’umore”. È stato un bellissimo modo per iniziare e rompere il ghiaccio in modo più giocoso, esprimendo ciò che ci si muoveva dentro in quel momento attraverso gli elementi: mentre noi adulti abbiamo oscillato tra soli timidi e foschia, quasi tutti i bambini erano soli brillanti o potenti fulmini!
Con il bastone della parola al centro, abbiamo spiegato il suo significato: chi ha in mano il bastone parla in prima persona e tutti gli altri ascoltano attivamente in silenzio, senza giudizio e, una volta terminato il turno di parola, chi prenderà voce lo farà evitando di rispondere ai precedenti interventi e portando solo i propri pensieri. I primi a partire sono stati i bambini che hanno condiviso con tutti i propri bisogni, le aspettative, i desideri che avrebbero voluto realizzare durante i successivi incontri.
Come per magia il cerchio è iniziato, i bambini si sono avvicinati uno alla volta per prendere il bastone e hanno condiviso idee e creatività, anche i più timidi hanno avuto spazio e ascolto.
Poco a poco si è formato un fiume di proposte che i bambini hanno integrato e perfezionato insieme, mentre noi genitori assistevamo meravigliati dalla magia e dall’energia giocosa che si stava sprigionando. Al termine, l’elenco di proposte è stato talmente ricco e variegato da avere idee per riempire gli incontri dei prossimi due anni!
Quello che è successo in quell’incontro con i bambini homeschooler mi ha fatto comprendere sempre di più le potenzialità degli strumenti della Via del Cerchio e come sia possibile portarli nella nostra quotidianità, come la predisposizione a stare in cerchio sia innata in ogni essere umano e come sia semplice ascoltare e non giudicare gli altri nel momento in cui sappiamo che anche noi saremo ascoltati e accolti.
Lascia un commento...
File dei Termini e Condizioni
Sottoscrivi
Report