1 – allargare il gruppo, diversificato per età, sesso, single, famiglie con bambini o coppia, utilizzando le stesse modalità che abbiamo messo in atto fino ad oggi
- ognuno rimane a casa propria col suo lavoro/soldi/menage quotidiano e le sue abitudini
- ci frequentiamo nei week end, facciamo vacanze insieme, organizziamo momenti di incontro e feste, fissiamo riunioni di confronto settimanali o mensili. Tutto questo per iniziare a conoscerci, almeno in parte, così da individuare le affinità, le cose che abbiamo in comune, oltre alla visione del cambiamento di vita, col desiderio di mettere basi (solide?) per una vita in comune
Abbiamo scartato questa opzione, perché:
- i tempi di formazione del gruppo sarebbero stati lunghissimi
- nessuna garanzia di creare un gruppo ben amalgamato nella “visione” condivisa pienamente, nelle tempistiche e nelle modalità di azione di ognuno
- priva di possibilità di confronto nel vissuto quotidiano, quello delle piccole cose che possano creare conflitti insanabili
- priva di possibilità di imparare a conoscerci in profondità, apprezzarci reciprocamente, vivere/sperimentarci nella totale sincerità, nella vera collaborazione, condivisione e consenso; perché ognuno, di fronte alle piccole e grandi difficoltà, avendo l'opportunità di rifugiarsi nell’ambiente protetto di casa propria, ha la possibilità di soffocare, placare o accentuare il proprio disagio e/o malcontento, senza arrivare così a un’accoglienza reale dei propri e altrui bisogni
2 – restare noi (4/6 persone) di TdV, cercare un luogo di 4/5 stanze, con solo 2 stanze per l’ospitalità. Un luogo comunque provvisorio, rispetto alla “visione” per cui è nata TdV.
Abbiamo scartato questa opzione, perché:
- i tempi si allungano troppo, rispetto ai nostri desideri
- si duplicano le spese di sostentamento, dovute al mantenimento delle residenze originali
- secondo la nostra “visione”, sentiamo la necessità di un confronto di idee e di vissuti, che ci permettono una crescita e un’evoluzione continua
- vogliamo rispettare le esigenze espresse dai rispettivi componenti del gruppo TdV
- il numero ridotto dei componenti, unito alla necessità di mantenere le attività lavorative attuali necessarie al sostentamento, porterebbe alla separazione dei nuclei famigliari e affettivi, alla diminuzione delle potenzialità di impegno attivo, pratico e sul luogo prescelto, oltre alla sensazione di mancanza del supporto morale ed emotivo che la vicinanza dona
3 – riunire persone diverse tra loro, anche con progetti diversi, che abbiano in comune anche solo il desiderio di cambiare in meglio la propria vita, allontanandosi da un sistema che non soddisfa più. Insieme, impegnarsi per individuare un luogo adatto a fare “prove di convivenza”. In base al numero di persone che decidono di aderire a questa iniziativa, stabiliremo la grandezza della “casa”, valuteremo le modalità di adesione, i tempi e gli impegni economici, rimanendo TdV il promotore responsabile di questa iniziativa.
Abbiamo scelto questa opzione perché:
- vogliamo cercare, e trovare “La CASA per TUTTI NOI” preferibilmente entro DIC 2011, max. SETT 2012, il luogo dove vivere insieme, a stretto contatto con la natura
- appena individuato e acquisito il luogo, trasferirci per iniziare a vivere insieme, tutti coloro che hanno la possibilità e la volontà di farlo da subito (pensionati, fine lavoro, liberi da impegni etc..)
- questo primo gruppo di persone trasferite in modo stabile, residenti e non, avranno il compito di preparare, attrezzare, tenere viva, accogliente (e sempre aperta) la NOSTRA CASA per tutti coloro che, vorranno fare "prove di convivenza" per periodi di varia durata (week-end, settimane, mesi, fino ad 1 anno). La presenza continua di alcune persone permetterà di attuare una alternanza/rotazione organizzata nei tempi e negli spazi. Inoltre attueranno l'avvio delle attività atte al mantenimento economico della comune. Questa presenza continua di persone sarà altresì utile per preparare e facilitare la strada verso il passo definitivo a coloro che sono ancora legati al sistema per motivi di lavoro, case di proprietà, problematiche famigliari etc..
- verranno stabilite varie modalità economiche e di impegno, in base ai tempi e i modi di adesione al progetto de' “La CASA per TUTTI NOI”
- in seguito, nei successivi due/tre anni, formare una “comune” costituita da 10 max. 15 persone residenti, nuclei famigliari con bambini, coppie e/o single, di varie età, con diverse competenze pratiche, umanistiche e creative (agricoltura, tecnologie, costruzione, web, relazionali, di comunicazione, psicologiche, etc..)
- occuparci di agricolture varie e alternative soprattutto per il nostro sostentamento e per l’ospitalità
- sperimentarci in nuove tecnologie per energie rinnovabili e riscaldamento e avviare le azioni necessarie a garantire la vitalità economica con la minor dipendenza dalle strutture istituzionali e dal sistema di mercato/mercanti e la maggiore autonomia possibile attraverso risparmio energetico e decrescita, autocostruzione e agricoltura, vita sobria, Workshop, corsi, seminari, accoglienza e ospitalità
- creare un centro rivolto all’individuo, ai bambini, alla coppia e alla famiglia, la prima “Comune Intenzionale” che creiamo e viviamo, per il ben-essere e il ben-vivere. Attraverso la condivisione di momenti di crescita, confronto, comprensione e l’acquisizione di nuove modalità di comunicazione e soluzione dei conflitti, attraverso la conoscenza delle proprie dinamiche relazionali, per sciogliere antichi nodi e modificare il “solito” copione di vita, per dis-identificarsi dai vecchi ruoli e da modalità non più funzionali (individualismo, profitto, proprietà), per abbandonare le vecchie vie senza uscita.
- per acquisire nuove capacità di relazionarsi con gli altri per creare relazioni appaganti e durature e trovare soluzioni nuove e positive, per sperimentare se stessi come creatori della propria vita felice.
- istituire una rete di scambi che ci consentiranno di sentirci uniti ed utili ad altri e ad altre realtà simili
- ideare, promuovere e proporre programmi educativi, momenti ludici, collaborazioni, filiera corta, attività olistiche che ci permetteranno di comunicare e condividere le nostre esperienze e di metterci in contatto con persone con obiettivi simili a livello locale e del territorio Italiano e di avvicinare altre persone ancora non “risvegliate” o meno pronte al cambiamento
Dopo un periodo di “transizione”, con ogni probabilità di 3 o 4 anni, vogliamo staccarci dal sistema economico-sociale attuale e creare un "nuovo modello sociale circolare" basato sui nostri valori Rispetto dell’essere umano e dell’ambiente, Amore, Fiducia, Umiltà, Equità, Solidarietà.
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