fbpx

La magia del Cerchio di condivisione

Per il nostro ecovillaggio il Summer Camp della Via del Cerchio è forse il momento più importante dell’anno.

Sono 9 o 10 giorni nei quali tante persone vivono un’esperienza indimenticabile di conoscenza dei principi della via del cerchio, di vicinanza e di condivisione. summercamp0299 640x426
Tutti i giorni inizia con il grande cerchio dove tutti i partecipanti hanno la possibilità di atterrare nell’energia del campo raccontando come stanno o se è accaduto qualcosa di nuovo attraverso il buono e nuovo! (che avevamo già visto in un'altra news letter).


Il cerchio è la forma più rispettosa di incontro, già la sua forma geometrica racchiude molta magia. La maggior parte delle tribù primitive lo sapevano e utilizzavano proprio il cerchio per i loro incontri e rituali.


In cerchio tutte le persone sono uguali, si possono guardare negli occhi, nessuno viene escluso e tutti sono importanti in ugual modo.

In qualche modo è come se Il cerchio diventasse un’entità nuova, formata dall’energia di tutti i partecipanti.
Ogni persona che partecipa al cerchio viene accolta e si ritrova in un luogo dove si sente accettata e supportata.

Ciascuno si trova al fianco di altre persone che, come lui, hanno scelto di condividere sé stesse e di attuare un ascolto in apertura e senza giudizio. Qui inizia la magia!


Sentirsi accettati, ascoltati, accolti crea un campo di fiducia che lentamente porta le persone ad affidarsi al cerchio e aprirsi parlando di sé e di tutto quel mondo interno che stratifica in noi, appesantendo i nostri pensieri. Poco a poco si crea una magica energia che stimola a sostenersi a vicenda, riconoscendo il bisogno di sostegno reciproco, che ci aiuta a guardarci dentro. Lentamente ci accorgiamo di come siamo tutti uguali con i nostri piccoli o grandi problemi e tanta voglia di condividerli con l’unico fine di alleggerirci e crescere. Ci offriamo l’opportunità di conoscere un pezzettino in più di noi stessi e di farlo conoscere anche agli altri come se fosse un dono.
In pochi giorni questa grande energia cresce e anche la vicinanza dei partecipanti, grazie alla condivisione, al sostegno, all’amore fa sentire tutti più uniti, tutti più uguali. Si ha la percezione di fare davvero parte di una grande tribù!


L’uomo è un “animale” sociale, lo diceva Zygmunt Bauman, ma col tempo l'ha scordato, spinto verso uno spirito individualista che a prima vista sembra più semplice, ma toglie il vero senso della vita che è relazionarsi e condividere. Perché solo nel confronto con altri esseri umani possiamo aiutarci a crescere, a superare i nostri blocchi e le nostre paure. La cosa più bella è che basta poco per risvegliare quella scintilla ancestrale in noi e il Summer Camp è una delle migliori possibilità.


Perché Story diceva che:
“Insieme non c’è niente che non possiamo fare"story manitonquat sorriso

Lascia un commento...

1000 Caratteri rimanenti


Privacy Policy

Cerca

Newsletter

Resta aggiornato

* indicates required
Email

Dove siamo