In questo particolare momento, non c’è nessun nemico da abbattere, in questo momento dovremmo imparare a riscoprire valori come solidarietà, fratellanza, vicinanza verso i nostri simili e la natura.
Siamo tutti uguali, di fronte al virus, lui non fa distinzioni, e abbiamo bisogno di recuperare la responsabilità individuale e la collaborazione tra esseri umani, abbiamo bisogno di guardare oltre la nostra avidità e il nostro individualismo, di recuperare il senso di comunità perché “Nessuno si salva da solo” ha detto il Papa!
E’ terminato il tempo in cui possiamo continuare ad accusare gli altri, ad essere ciechi e indifferenti di fronte a un modello sociale che si e ci autodistrugge, portando con sé tutta la meraviglia che ci è stata data in uso: la vita, la natura, il mondo!
Forse è il caso di assumerci la responsabilità di aver sbagliato, di aver fatto errori di valutazione tra importanza e priorità, tra piaceri e bisogni, tra apparenza ed essenza, tra delirio di onnipotenza e morte, tra vita e sopravvivenza, tra libertà e vizio, tra rimandare a domani e lo scorrere del tempo.
Ammettiamolo: ci siamo sbagliati, pensavamo di essere potenti, invincibili e superiori a tutti, persino a Madre Terra e ora, abbiamo paura e ci ritroviamo fermi, bloccati da una lezione che non volevamo neppure prendere in considerazione, rimanendo con gli occhi bendati per non vedere tutti i piccoli e grandi segnali, che abbiamo volutamente ignorato, sordi a ogni grido di dolore, troppo concentrati su noi stessi e sui nostri doveri, arroccati sulle nostre convinzioni, abitudini e false preoccupazioni.
Oggi abbiamo amaramente e duramente capito che così non si può continuare, che è necessario cambiare le nostre credenze, noi stessi e la società che viviamo, dove si parla tanto e non si ascolta, dove si mangia per abitudine, dove non si assaporano né cibo né amore, dove il presente non è importante, dove si guarda senza vedere, dove la diversità è un pericolo e emozionarsi è inutile, dove l’altro è un nemico, dove giudizio e invidia la fanno da padroni e il denaro, l’unica cosa che ci permette di vivere, indispensabile e quindi padrone indiscutibile!
Oggi è arrivato il tempo di agire, il momento di accettare che dobbiamo intervenire intenzionalmente sulla nostra quotidianità e ricostruirla da capo.
Fare tabula rasa, prendere in mano carta e penna e disegnare la nostra nuova agenda. Chiederci cosa ci piace, di adesso e cosa ci piaceva di prima, e fare un piano per eliminare le cose che non ci piacciono o non ci soddisfano più.
In certi casi ci sembra di non poterci fare nulla, ma se ce ne assumiamo la responsabilità, un modo di intervenire lo troviamo.
È tempo di ridefinire quello che ritieni importante.
Una nuova vita parte da te, da una maggior conoscenza di noi stessi e dei nostri meccanismi automatici, dal cominciare a scegliere liberamente cosa e come pensare.
Quando ti lamenti, fai di te stesso una vittima.
Allontanati dalla situazione, cambiala o accettala.
Tutto il resto è follia
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